Towards a philosophical hermeneutics of the sacred text.The question of Koranic exegesis within Arkoun and Averroes.

Abstract Oggetto di questo elaborato è l’indagine dell’ermeneutica filosofica del Corano nel pensiero di Averroè e di Arkoun, medievale il primo e contemporaneo il secondo, in particolar modo sul rapporto tra filosofia e fede rivelata e sulla relazione che intercorre tra una ragione islamica classica e il discorso arabo-islamico contemporaneo. Analizzando le strutture concettuali delle due ermeneutiche (di Averroè e di Arkoun) ho cercato di mostrare l’esistenza di un principio di convergenza tra i due pensatori, non tanto nella metodologia ermeneutica strictu sensu, ma nell’orizzonte di una critica dell’edificio dogmatico dell’ortodossia islamica ufficiale. Lo studio consta di un’introduzione e tre parti: Problematica; Analitica e Dialettica. Nell’introduzione ho elaborato e proposto una definizione personale di alcuni concetti fondamentali quali Weltanschauung Coranica, Umma e personalismo islamico. Inoltre, sarebbe stato impossibile parlare dell’esegesi e del ruolo che ricopre, senza analizzare la natura del testo sacro dell’Islam e delle scienze coraniche. Una volta descritti i termini di un’ermeneutica e di un’esegesi coranica, ho ricostruito i paradigmi interpretativi sorti nel pensiero arabo-islamico contemporaneo. La Problematica si è sviluppata sui seguenti interrogativi: Che cosa intendiamo con filosofia e teologia islamiche? Che tipo di ragione è quella islamica? Che ruolo riveste il sacro? Quale rapporto sussiste tra Islam e secolarizzazione? Questi sono solo alcuni dei nuclei tematici ai quali ho provato a fornire una risposta – con una certa convinzione del tutto soggettiva e con un approccio teoretico più che storico – provando tuttavia, a seguire una possibile via di mediazione oggettiva a guida del lavoro complessivo. Nell’Analitica e nella Dialettica ho lavorato in direzione di una decostruzione dell’interpretazione assolutizzante del fatto islamico, esaminando nello specifico le proposte ermeneutiche di Arkoun e Averroè, viste come funzioni di una critica alla pre-comprensione per future e possibili interpretazioni. L’accordo dei due profili filosofici si è concretizzato in una critica endogena alla ragione islamica, nel cui indirizzo programmatico non si trova la negazione del suo a-priori o punto di origine teologico. Vi si trova piuttosto il tentativo costante di estromissione di quegli elementi di chiusura dogmatica generati dalla grammatica del controllo ideologico. L’elaborazione formulata da questi due pensatori può infatti svolgere un ruolo primario per la nascita di una «ragione emergente» in seno alla struttura del pensiero arabo-islamico contemporaneo. Può inoltre stabilire nuove condizioni di possibilità per un dialogo interreligioso condotto nell’ottica di un mondo globale e secolarizzato. Public Full-text 1 Content uploaded by Michele Scarpati Author content Content may be subject to copyright. Page 1